Weekend in viaggio nel cuore della Scozia: lago di Menteith.
- Terry
- 30 mar 2022
- Tempo di lettura: 7 min

La decisione di partire da Londra scegliendo di soggiornare sulle rive di questo lago in pieno inverno è stata la voglia di trovare calma, silenzio e natura in un luogo quasi sperduto ma incantato.
Sicuramente i britannici frequentano questi laghi in estate per le infinite possibilità che offre: escursioni in barca, pesca, trekking e percorsi naturalistici.
Noi lo abbiamo fatto in inverno ma vi posso assicurare che resetta la quotidianità stressante e ci proietta in una dimensione primitiva naturale.

Il lago di Menteith si trova nella parte meridionale della Scozia e precisamente nella parte nord occidentale delle Lowland ai confini delle più conosciute Highland.
Il lake of Menteith offre tantissime attività: difficile trovarne uno più bello!
Dal lago si può ammirare la potente mole del Ben Lomond, il Munro scozzese e le frastagliate Arrochar Alps.
Pensando ai laghi scozzesi mi chiedevo perchè questo non è chiamato Loch, traduzione di lago in scozzese.
Probabilmente si pensa sia dovuto ad un errore di trascrittura dei cartografi olandesi nel medioevo: 'Leich o Menteith' dove 'leich significa basso a indicare una depressione della zona e non un lago, proprio per la sua posizione.
Il lago misura circa 700 acri, è nel parco naturale 'Loch Lomond &Trossachs' nel consiglio di Stirling; nasconde storie emozionanti oltre ad avere una cultura paesana di cucina e bevande eccellenti.

Al centro del parco si trova il Loch Lomond, è il più grande lago della Gran Bretagna e l'unico 'lago' vero della Scozia (ce ne sono di artificiali), ospita da trenta a sessanta isole a seconda del livello dell'acqua nelle stagioni.
La sponda orientale fa parte del Queen Elizabeth Forest Park e ospita il primo parco nazionale creato dal parlamento scozzese, un’area naturale protetta istituita nel 2002 di cui fa parte il Parco Nazionale The Trossach.
Trossachs è una parola unica in un posto unico!
Deriva forse dalla radice della parola britannica Tros intendendo across, cioè che attraversa colline e boschi oppure dall'originale Gaelico 'Na Trosaichen', selvatico e impervio.
Si può attribuire anche il significato di piccolo bosco collocato nella zona della città storica e famosa di Stirling.

.La Storia racconta le origini delle Lowlands.
Questa zona fu abitata fin dall'Età della Pietra, la prima popolazione conosciuta furono i Caledoni poi cacciati più a nord dai romani. Nelle vicinanze si trova infatti la cittadina di Callander derivante da questa popolazione.
Loch Lomond, situato ad ovest di Stirling e contornato da colline rugose e accoglienti villaggi, è conosciuto come parte delle ‘Highlands in miniatura’o 'Lowland', rifugio di artisti famosi che cercavano la bellezza romantica tra cui Coleridge.
Non si può evitare di fare escursioni nei dintorni e doveroso è visitare la cittadina di Stirling.
Famoso è l’assedio del castello di Stirling tra gli eserciti scozzesi e inglesi. La guerra fratricida tra inglesi e scozzesi si protrasse per secoli prima che la Scozia venisse sconfitta e annessa all'Inghilterra nel 1707 ma questo non bastò a fare del Regno Unito una popolazione omogenea.
La fortezza di Stirling si affaccia sul fiume Forth, una posizione così strategica che ricevette il nome di ‘Porta delle Highlands’; si difese dai romani, dagli inglesi e poi dai giacobini ( dopo il 1707) da cui nacque la leggenda che 'chi l’avesse difesa avrebbe difeso tutta la Scozia'.
Edoardo I di Edimburgo impiegò sei anni, dal 1928, per ottenere il controllo della Scozia nel 1304 proprio per la resistenza del castello di Stirling. Il castello fu bombardato per quattro mesi da palle di piombo e pietra
Edoardo ordinò al suo ingegnere di trovare un'arma potente chiamata Warwolf, un particolare trabucco, catapulta per intenderci, ma gli scozzesi capeggiati da William Oliphant combatterono con soli 30 uomini e alla fine dovettero arrendersi.
Il re risparmiò tutti gli scozzesi e giustiziò un solo cavaliere inglese che aveva in precedenza ceduto il castello ai nemici: Robert the Bruce ( nel link Robert The Bruce).
Robert combattè a fianco di William Wallace nelle guerre di indipendenza scozzese e fu un tenace sostenitore della libertà di questo popolo anche se alla fine si ritrovò solo e tradito dai soldati che lui stesso guidava.
In questo contesto si inserisce la trama del film Braveheart che tratta della battaglia di Stirling avvenuta appena prima della conquista di re Edoardo.
Qui fu omesso però il ponte sul fiume Forth ma essa rappresenta il punto più alto della carriera di William Wallace perché fu una tremenda sconfitta per gli inglesi e dimostrò come la fanteria poteva dimostrarsi superiore alla cavalleria.
William Wallace ( nel link-errori storici di Braveheart) in scozzese medievale era scritto Uilliam Uallas, in scozzese moderno Uilleam Uallas e in latino Gullelmus le Walois de Scotia miles!
Come è difficile capire di chi si tratta se ci si imbatte in una di queste traduzioni!!
Il film non è un racconto fedele alla vera guerra; Wallace, nato nelle Lowlands era figlio di un nobile proprietario terriero e la moglie Marian non fu uccisa da un inglese, ne ci fu un matrimonio segreto e non esisteva neanche lo 'ius prima noctis' ; addirittura Marian morì prima che Wallace iniziasse la sua rivolta.

Al di là di quello che oggi chiameremmo 'pettegolezzi' bisogna contestualizzare la battaglia che non fu così scenografica.
Un cavallo portava un uomo di circa 80 chili con addosso un'armatura di pari peso quindi era impossibile andassero al galoppo! Anche a piedi i cavalieri armati erano impacciati dal peso del metallo: due soldati non riuscivano a mantenere la lotta per più di due minuti senza fermarsi a riposare.
Morivano più soldati a causa delle ferite o delle malattie contratte che sul campo di battaglia.
Non facendo cenno al ponte, nel film si mostra la battaglia in campo aperto, ma lo scontro con un esercito numericamente superiore sarebbe stato un suicidio: anche questa deformazione da regista!
Una cosa è certa: dopo l'uscita del film il Partito Nazionalista Scozzese con le elezioni del 1997 raddoppiò il numero dei posti in parlamento
A Sterling fu edificato il monumento più importante e simbolo della Scozia: il National Wallace Monument, una torre sulla collina di Abbey Craig vicino ai ruderi dell'abbazia Cambuskenneth( la lingua scozzese è ostica!!) poco lontano da Stirling.
In un angolo esterno della torre è stata scavata la statua di Wallace mentre all'interno ci sono oggetti ritenuti appartenenti a lui tra cui la Wallace Sword famosa per la lunghezza di ben 163 cm e pesante circa tre chili.
Soggiornare sulle rive del lago è un'esperienza quasi trascendentale!
Noi abbiamo scelto Lochend Chalet Accomodation perchè propone degli chalet direttamente sull'acqua.
La scelta dipende dal costo e dal numero degli ospiti: ci sono varie tipologie di grandezza e di posizione.
La nostra è caduta su Osprey Lodge: uno chalet dall'arredamento scandinavo circondato da pini centenari affacciati sul lago. La forma ricorda le case norvegesi con tetto spiovente sin quasi a terra.
L'atmosfera è molto tranquilla e nelle giornate estive si può fare il bagno nel lago proprio davanti a casa.

La mia famiglia comprende sei persone con la necessità di tre stanze: una al piano terra e due al primo.
La stanza doppia al primo piano aveva una porta finestra di fronte al letto da cui si vedeva tutto il lago, le montagne innevate, il sole sorgere e tramontare.
Svegliarsi la mattina con una vista così è come respirare ossigeno puro.
La colazione preparata da mia figlia: il vero English breakfast con uova, salsicce, fagioli e funghi accompagnati col tè. Come saprete il brakfast ha delle regole precise e solo chi veramente vive li riesce a cucinarlo come nei pub.
Lo sfrigolio della cucina davanti a un panorama mozzafiato è come fare una lezione di mindfullness fai-da-te!
L'open-space con cucina e salotto aveva una parete a vetrata che si affacciava direttamente sul lago.
Il tetto spiovente delineava gli spazi: a me sembrava di essere in uno chalet sulle Alpi e io adoro la montagna specialmente d'inverno.
Poi, dico la verità, questa atmosfera stimola l'appetito!
Aprire la vetrata voleva dire far entrare le anatre a mangiare e avere i cigni a un passo.
I bambini incantati, forse un pò diffidenti; da vicino gli uccelli sono più grandi del loro immaginario.
Anatre, cigni, papere sono abituati all'essere umano per cui basta avere qualche briciola in mano che si avvicinano senza timore e la gioia dei bambini è evidente.
Ci siamo muniti tutti di wellis, gli stivali di gomma, proprio per passeggiare coi piedi nell'acqua e nel fango per respirare appieno la spiritualità della natura.
Ha nevicato imbiancando l'erba, ha piovuto come di norma e ha soleggiato: insomma abbiamo trovato tutte le stagioni in un solo weekend.
Il sentiero panoramico attraverso ponticelli di legno, rigagnoli e boschi ci ha portati ad una baita per i giochi: trovare un vecchio bigliardino e una tavolo da ping-pong ci ha fatto passare momenti di puro divertimento e relax...nonostante le teste di cervo appese alle pareti!
Io, temeraria, ho cercato di attraversare uno spiazzo fangoso appesa ad una corda tipo Tarzan!
Lo chalet comprendeva anche una sauna che normalmente troviamo negli alberghi con SPA.
Il motivo lo abbiamo capito dopo: uscire in costume, bagnarsi nel lago ghiacciato per rientrare e fare una sauna calda...praticamente la famosa 'doccia scozzese'.
Uno di noi, coraggioso, l'ha fatto; io avrei voluto ma non volevo rischiare una sincope visto la mia 'giovane età'!
Per fortuna il lago non si è ghiacciato ma se le temperature scendono il ghiaccio diventa così spesso che si organizzano tornei di curling.
Chiaramente d'obbligo la visita a Stirling per vedere il monumento a Wallace.
Una cittadina gotica, molto 'scottish' sia nella architettura sia nel paesaggio circostante.
La campagna tutta a pascolo per pecore dal muso nero; credo di non averne viste mai così tante tenute benissimo, all'aria aperta, senza cane pastore: una pecora del gregge ha una piccola antenna, controllata da remoto, che fa da guida a tutte le altre rigorosamente segnalate, per farle riconoscere al proprietario, con una striscia di colore, rosa, azzurro o verde sul vello.
La sera abbiamo cenato in un ristorante-shop molto tipico con camino grande in pietra, numerosi oggetti da vendere: coperte in lana, conserve di ogni bontà, libri di cucina e utensili.
Naturalmente nel mezzo del parco in un pub ricercato immerso nel buio della boscaglia palesandosi solo con luci colorate: Nick Nairn cooking and school.
In Scozia si mangia molto bene un po dappertutto ma qui abbiamo trovato tradizione e modernità nella presentazione dei piatti. La sensazione di essere in un elegante rifugio di montagna.
Con questo viaggio ci siamo tenuti alle spalle la tempesta Eunice che ha colpito il paese
pesantemente.
Durante il viaggio di ritorno la strada era costellata da grandi alberi completamente sradicati e in città tutti al lavoro per rifare i muretti di entrata delle case vittoriane sgretolati dal vento.

Riprendere la macchina per tornare a Londra è stato come tornare da un ritiro spirituale ma ne è valsa veramente la pena!
Grazie Milena. Neanche io sapevo del lago e dì tutta la storia che aveva. L’ho scoperto in parte sul posto e in parte studiando dopo. Un abbraccio.
Grazie Terry, non sapevo niente di questo lago ma la tua descrizione mi ha affascinata...é sempre un grande piacere seguirti! Un abbraccio Milena