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‘Vintage’ è di lusso.. ora più che mai!

  • Immagine del redattore: Terry
    Terry
  • 6 nov 2020
  • Tempo di lettura: 8 min

Aggiornamento: 11 feb 2021

7 luoghi, fisici e non, dove acquistare capi 'Vintage di lusso'.


Quest’anno, con quello che sta succedendo, ormai si vedono raramente donne eleganti o alla moda; questa continua interruzione nel fashion ha creato confusione soprattutto in chi cercava tendenze da copiare.

Si dice sempre che l’eleganza è innata, significa che se non la si possiede ci si deve affidare ai consigli degli stilisti o dei brand che di questi tempi sono alla ricerca di una nuova identità.

Se, come disse Coco Chanel ‘la moda passa, lo stile resta’ non ci sorprende che vestirsi oggi è più divertente perché è lasciata a noi la creatività, la voglia di giocare con gli indumenti seguendo il nostro istinto, il nostro ‘io’.

Ecco che, ora più che mai, possiamo dimostrare di avere idee chiare sulla immagine che si vuol dare di sé ed è proprio la tendenza del Vintage di lusso che ci viene incontro.

Non è facile e non è da tutti indossare pezzi Vintage, mescolarli con capi attuali: è necessaria una certa personalità, buon gusto ma soprattutto avere la capacità di provare emozione ed essere a proprio agio in un indumento che ha un cuore profondo.

A mio parere oggi la moda la inventiamo noi e seguire il fashion a tutti i costi non sempre è adatto a noi.

Scegliere dei capi vintage ci permette di creare uno stile unico e inconfondibile, di puntare su indumenti realizzati con tessuti e rifiniture di qualità.

Per questo motivo il ‘Vintage’ conquista sempre di più il mercato ed è in espansione sia nei negozi fisici sia online. La tendenza è quella di sfoggiare dettagli vintage che richiamano al passato, uno stile che non passa mai di moda.


Questi oggetti sono considerati di culto per diverse ragioni: qualità e materiali superiori introvabili , soprattutto se confronatati allo stesso manufatto di oggigiorno, testimonianza di culltura e costume.

Una caratteristica è necessaria, il valore acquisito nel tempo per le doti di irripetibilità, irriproducibilità con gli stessi parametri qualitativi del'era attuale: questo aggiune al vintage l'accezione di 'lusso'.

Ad esempio per gli strumenti musicali occorre valutare la stagionatura dei legni: quelli più essicati hanno una risonanza acustica migliore e la nostra epoca è fatta di tempi stretti: l'attendere l'essicatura del legno o conciare una pelle con i metodi originari costa troppo tempo!


Vorrei partire dall’origine di questo vocabolo: è una parola francese che deriva dal termine ‘vendenge’ con cui si indicano i vini d’annata molto pregiati; in italiano si può tradurre come annata di vendemmia rara. Viene quindi naturale pensare che si pronunci alla francese con la ‘a’ accentata: invece no! Si pronuncia con accento inglese anche in Francia.

Come mai? Perché il Vintage è una moda, una cultura che è diventata famosa attraverso la società americana e inglese per cui con pronuncia perfettamente British!

A questo settore appartengono anche utensili e abitudini come scrivere una lettera ( concetto già d'annata) con una stilo ad inchiostro famosa che apparteneva, come un portafortuna elegante e scaramantico, ad un personaggio famoso.

Vintage si può riferire a capi di moda che abbiano almeno 20 anni, ai vini d'annata, a mobili antichi oppure, nel parlato comune, si lega al concetto di valore di una persona non più giovane.

Non parliamo quindi di roba vecchia ma di ndumenti, accessori, oggetti, strumenti musicali , macchine, orologi, che hanno segnato indelebilemnete la storia rappresentandola con una testimonianaza fisica. Si può definire il termine sostituendolo con altre parole: rarità, capolavori, esemplari unici, icone di storia.

Il Vintage oggi ha cquisito un'anima che affascina, il fascino della storia e della cultura di un periodo: questo è il vero significato della parola.


Ma quello che interessa a noi donne è la moda, quindi abiti accessori e scarpe ma.. attenzione allo stile!

I negozi o piattaforme che dicono di vendere vintage sono molti ma è facile cadere nei fake.

Occorre intanto capire che il Vintage è completamente diverso da ‘usato’ o ‘retrò’.


'Vintage' è un capo che ha segnato la storia della moda, pregiato, la pietra miliare di un’epoca. Non è legato all’annata ma, come per i vini, piuttosto all’unicità, qualità e che è rimasto nell’immaginario della storia della moda.


'Usato' può essere un capo non identificativo e non in perfette condizioni ma che ancora ha un mercato per chi non si può permettere di comprare l’originale. Tante boutique li propongono definendosi negozi vintage ma in realtà vendono ‘second hand’, capi di seconda mano.


'Retrò' è un indumento che rimanda ad un’epoca passata ma che può essere nuovo proprio perché ispirato a quel periodo oppure modificato e rimodernato per renderlo vendibile: è qui che si può cadere nella trappola del ‘fake’.


Ma questi due settori non sono allineati con il vero Vintage.


Un aspetto importante del Vintage di lusso, è lo stato di conservazione che deve essere impeccabile e possibilmente non ritoccato; negli indumenti è concesso solo l’aggiustamento di un orlo o di un punto vita mentre gli accessori devono essere perfetti… una mezza soletta di gomma aggiunta sotto un paio di scarpe già perde il diritto di essere annoverato tra il Vintage di lusso. Il concetto è quello applicato ai mobili antichi dove il restauro deve essere invisibile e realizzato con materiali appartenenti all’epoca di provenienza e così per alcuni capi l’intervento per ridonare la perfezione deve essere affidato a bravi sarti, rammendatrici, produttori di tessuti e fodere.



Per me è uno shopping entusiasmante, intrigante e sfidante: ma per comprare questi capi bisogna essere un minimo esperti e amanti del genere. Secondo la mia esperienza poi, non è detto che questi oggetti siano solo di marchi storici ma anche di piccole maisons, quindi con prezzi che io riesco comunque ad affrontare;

Le vetrine ridondanti di vestiti o accessori possono nascondere dei tesori, basta cercare nei posti giusti e si trovano chicche a prezzi accessibili e in buone condizioni o pezzi ormai rimasti unici.

Personalmente sono un’amante di capi vintage di lusso in quanto mi permettono di mixare il mio look indossandoli con cose acquistate oggi. Così definisco un’immagine di me che rivela uno stile e una scelta molto personale, un inno al passato ‘couture’ con un pizzico di contemporaneità, senza contare che mi piace differenziarmi dall’omologazione del fast o trendy fashion.


Molte aziende storiche hanno creato dei luoghi o degli eventi raccogliendo collezioni di epoche passate e traendone ispirazione per le attuali.

Perché quindi non andare a cercare i veri originali?

Intanto ci sono marchi che tuttora sono i più ricercati nel Vintage di lusso; pensate a Chanel che non realizza più la famosa 555 bag in nappa setosa ma solo in pelle granata… se ne trovate una in nappa è un tesoro di artigianalità e qualità da non perdere. Altro marchio molto gettonato è Hermes che mi permette di trovare foulard con stampe che hanno fatto la storia della moda … come quella della staffa, che oggi non producono quasi più.

La Chanel 555 in nappa è il mio sogno perché questa pelle setosa non la usano più ma se la voglio originale il costo è ancora poco abbordabile per me.



Seguono poi gli stilisti scomparsi come Gianni Versace, Moschino, Yoshjj Yamamoto per la loro rarità. Dior e YSL sono tuttora presenti ma molto apprezzati per ritrovare i pezzi degli stessi designer a loro volta scomparsi.

Io posseggo alcuni capi veri Vintage di lusso, che continuo a indossare ed amare come se fossero diventati una mia creazione.

Che dite di questa giacca di Moschino, collezione Cheap and Chic degli anni ’90? Perfetta, sembra nuova e non ha tempo.

La giacca smoking di Dior degli anni’80 con le spallone e i revers ampi è stata riproposta da Karl Lagerfield, attualizzata ma dalle proporzioni perfette: femminile, decisa, importante.

A questo si aggiunge una giacchina di velluto dai ricami fatti a mano degli anni ’60, una giacca in pelliccia breitz degli anni ’50 e una camicia della famosa collezione plaitz di Issey Miyake.

Già con questi pochi capi posso inventare svariati look accostandoli ad abiti attuali.



Esiste anche un mercato Vintage di lusso nel settore del casual: i jeans Levi’s degli anni ‘80 o i giubbotti biker della Schott sono tuttora ricercatissimi.

La moda di questi capi è fatta di commistione con il cinema, con il divismo con elementi che nell’immaginario comune sono diventati un’icona.

Qui vorrei fare un inciso: l’ultimo evento del Vintage svoltosi al Castello di Belgioioso, di cui parlerò dopo, ha creato una mostra e vendita parallela dedicata solo ai giubbotti biker.

Il primo modello della giacca risale ad un secolo orsono quando i fratelli Schott cuciono a mano capi di pelli in un piccolo negozio di New York.

Nel 1928 ricevono la commessa di produrre un giubbotto da motociclista che proteggesse da pioggia e vento e per farlo aggiungono la chiusura con cerniera.

Il giubbotto diventa la divisa dell’aviazione e della marina americana durante la seconda guerra mondiale, quando i militari dovevano comprare autonomamente il loro abbigliamento.

Una curiosità: quello dell’aviazione non aveva tasche laterali cosi che i militari non andassero in giro con le mani in tasca, cosa non gradita.

Ma è il cinema a consacrare il giubbotto 'aviator': attori di grande fascino come Marlon Brando, e James Dean lo indossarono rispettivamente in ‘Il Selvaggio’ e ‘Gioventù bruciata’. L’apoteosi arriva con Tom Cruise in ‘Top Gun’ che diede inizio ad una vendita sproporzionata di giubbotti dagli States ai ‘paninari’ italiani.



Alla fine è diventato un capo irrinunciabile anche per gli stilisti del calibro di Dior fino al chiodo di Yves Saint Laurent.

Chi non ne possiede uno?



Ebbene in questa mostra si potevano acquistare gli originali vintage, anche con la pelle dura ammorbidita dall’uso e di tante fasce di prezzo.

Possedere nell’armadio capi vintage e di lusso è diventata una vera mania, una tendenza che ha spinto a guardare oltre i mercatini o i negozi dedicati e approdare sul web.



Quindi dove possiamo acquistare con la sicurezza di avere un capo perfetto?

Io vi suggerisco i miei preferiti:


1) Per chi abita a Milano l’appuntamento fisso è ‘Next Vintage’ che si svolge due volte l’anno al Castello di Belgioioso in provincia di Pavia.

Il castello fu costruito da Gian Galeazzo IInel secolo XVI su un'estesa proprietà dei Visconti.

In tempi diversi ebbe ospiti famosi come Parini e il Foscolo.

Da splendida residenza di campagna succeduta nei secoli, il castello, divenne un luogo di incontro di scrittori, filosofi, musicisti e artisti nonchè sede di esposizioni di tendenza che raccontano la storia del costume, ingenerale, del nostro paese.

Questo luogo èun prezioso monumento di valore storico e artistico da tramandare alle generazioni future. Il finanziamento per mantenere questo pratrimonio deriva da 'Ente Fiera dei Castelli di Belgioioso e Sartirana' che organizzano eventi e dove la vocazione principale è l'editoria, l'ambiente, l'antiquariato e l'abbigliamento.


Nelle sale del castello sono esposti capi e accessori d’antan scelti da sessanta espositori che ci fanno vivere epoche e stili differenti per offrire un esclusivo panorama di moda.



2) A.N.G.E.L.O. ha iniziato vendendo capi usati americani e ora ha una boutique Vintage Palace a Lugo in provincia di Ravenna. Ha un archivio ampissimo di oggetti per la sua passione di conservare e collezionare le cose che secondo lui avrebbero fatto la storia del consumo.



3) Milano Vintage Week è una fiera che viene allestita solitamente ad Aprile in concomitanza col salone del mobile; pochi la conoscono ma vale la pena visitarla.




4) Ad Asiago, in veneto, c’è un negozio chicca nascosta in Piazza Pertile : Tres Chic.


5) Onefakindvintagestore.com è lo shop online di un famoso e particolare negozio do Notthing Hill: una zona di Londra diventata una delle mete più esclusive al mondo per gli appassionati del genere

6) Byronesque.com è una piattaforma che collabora con negozi di tutto il mondo da NY a Parigi selezionando solo capi di alta gamma.



7) New York ospita una boutique che vende molti oggetti selzionatissimi: WGACA

( What Goes Around Comes Around). Questo vasto store possiede una bellissima collezione di Chanel ‘We have the largest collection of vintage Chanel in the whole world’ dicono i fondatori.




La loro collezione si trova anche su Instagram come altri, tra cui celebrities, che preferiscono questa piattaforma per arrivare a tutto il mondo. Un esempio è Rein Vintage Collection delle sorelle Kardashian oppure Vintage Qoo consigliato dalla Ferragni.



Alla fine mi ritorna sempre lo stesso pensiero… il vecchio può diventare nuovo perchè incarna il segreto di qualcosa che resiste e migliora col tempo!



1 Comment


Milena Colombo
Milena Colombo
Feb 10, 2021

Terry é sempre un piacere leggerti, sei informata, leggera, proponi con competenza e non bocci mai le abitudini altrui. Mi ritrovo spesso nei tuoi commenti e nelle tue proposte: l'unica cosa che non faccio mai é mettere il pane sul piattino d'argento senza un centrino sotto, mentre nelle apparecchiature meno formali appoggio il il pane su piattini di ceramica o porcellana; quando siamo solo mio marito ed io metto un contenitore d'argento con sopra un tovagliolo come quelli che uso. Grazie per le tue preziose informazioni!

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