TRAVEL... terapia per sognare
- Terry
- 26 apr 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 22 feb 2021
Quanta voglia di ricominciare a viaggiare!

Messico- Cascadas de Agua Azul-Chiapas
Avevo programmato un bellissimo viaggio negli States: avendo già visto la West e la East Cost, rimanevano due mete che avrei voluto vedere: il sud intriso di musica, di campi di cotone, di popolazione di colore e poi Miami col suo mare caraibico prolungando nelle Everglades e proseguire verso Key-West.
Viaggiare e descriverne i momenti più belli per me significa trasmettere la passione per il mondo ed arricchirmi di nuove conoscenze.
Non ho mai amato i tour organizzati e nei resort vado solo se devo programmare una vacanza mare rilassante, dopo un periodo di lavoro intenso. Preferisco organizzare i viaggi
per conto mio. Programmo un itinerario e prenoto solo le tappe più importanti.
Per i miei viaggi preferisco noleggiare una macchina, così guidando per le strade di paesi a me sconosciuti, ho la possibilità di fermarmi se un luogo mi ispira particolarmente. Quante volte ho sbagliato strada e scoperto poi paesaggi insoliti. Fermarsi dove non era previsto facendo fatica a trovare un posticino dove mangiare: ho pranzato in posti che non sono certo sulle guide turistiche, come è successo in Messico in una capanna col tetto fatto di foglie di banane che riparano dalla calura.
Viaggiando in macchina ho deciso spesso di allungare il percorso, trovando luoghi incantati ma soprattutto ancora molto poco visitati, mischiandomi alla gente locale, girovagando per mercati incredibili, trovando ambienti colorati, affollati di persone in abiti tradizionali, frutta o verdura esotica e spezie.
Un giorno ci volteremo indietro e ricorderemo questo momento di grave pericolo, come uno dei passaggi fondamentali alla conquista del nostro sogno.
Quante cose stiamo imparando in questi giorni!
Che la terra è tutto quello che abbiamo in comune, è trasversale, e che possiamo condividere le bellezze del nostro pianeta per raggiungere la consapevolezza dell’ambiente in cui viviamo.
Che comandasse la natura lo sapevo già, lo sapevo ma un virus come quello di oggi non lo avevo mai visto.
Non ero pronta a tutto questo grigio, a queste giornate in casa. Niente!! Tutto rimandato a chissà quando. Ma tra quarantena e zone rosse, nessuno ci impedisce di viaggiare con la mente e i pensieri, così frugando tra vecchie foto si possono rivedere i luoghi che abbiamo visitato.
Bellissime foto, ma ora certi luoghi saranno diversi, quindi indubbiamente ennesima conferma che la natura subisce i nostri maltrattamenti.
Venite con me? Tutto avrei immaginato tranne che di vivere di viaggi virtuali.
Seguite il mio tour virtuale del pianeta attraverso le foto che ci portano a vedere cose che altrimenti non avremmo mai visitato.

Edimburgo - Vista del Castello
Sapete che il viaggio è anche terapeutico? Ho scoperto che si può anche viaggiare in solitaria: un’esperienza che tutti dovrebbero fare, potrebbe spaventare, ma la paura è solo verso l’ignoto e nella nostra testa. Viaggiare in solitaria, ci obbliga ad affrontare le difficoltà e a superarle: non c'è altra scelta.
Così vagabondando sul web, ho scoperto la storia di un ragazzo che ha mollato un lavoro sicuro in banca, una vita grigia che non lo soddisfaceva, per fare il giro del mondo senza usare aerei. Ha visitato luoghi fino alle parti più estreme del pianeta, viaggiando su treni, navi, passaggi in macchina e bicicletta. Ha soggiornato in hotel, ostelli o in case di gente locale, facendo esperienze di vita incredibili; ha potuto conoscere anche tante persone, alcune della quali sono ancora in contatto con lui.
ll suo nome è Claudio Pellezzeni e io lo seguo su Instagram dove ha postato foto di tutto il mondo facendo anche delle dirette coi suoi filmati. Il tutto è iniziato leggendo il suo primo libro (ne ha scritti tre) dove io leggendo mi sono immersa nel racconto come se fossi la protagonista dei suoi viaggi.
Queste sono alcune delle foto che mostrano la meraviglia del mondo.
Triptherapy è il suo profilo Instagram
Ci sono altre pagine di Instagram, che io seguo, dove si può viaggiare con la mente, si possono vedere luoghi, case, e paesaggi stupendi.
TravelEarth : Aroundtheworldpix - Followmefaraway
Credo, in ogni caso, che quando tutto sarà riaperto, dovremmo sperimentare il Cammino di Santiago per ritrovarci, capirci meglio e trovare viandanti sconosciuti con cui parlare.
Una mia amica lo ha fatto in un periodo di insofferenza in famiglia e al lavoro. Ha lasciato il marito e la figlia piccola per cercare di capire cosa volesse veramente. Ha fatto il cammino per intero... estenuante! Ci ha messo un mese per compierlo, distruggendo due paia di scarpe da tennis, usando e rilavando le stesse magliette. Mi ha raccontato di aver trovato persone di ogni genere, ma che pochi sono disposti a parlare. Sono Pellegrini che fanno un percorso interiore. Lei è tornata rinata e molto più fiduciosa in se stessa.
Alla fine del percorso butti via tutti i vestiti ed è come liberarsi dal peso che hai sulle spalle, ripulirsi dalle scorie che ti avevano travolto oscurando una parte di te.
Il cammino di Santiago è lungo e complessivamente di 800 km! Tuttavia è composto essenzialmente da tre itinerari: il cammino francese, il tratto del nord della spagna e quello portoghese. Nonostante sia possibile partire da qualsiasi punto, seguire un proprio percorso fermandosi dove si vuole, è necessario percorrere almeno 100 km per ottenere la Compostela. Praticamente è un certificato rilasciato a tutti i pellegrini che attestano di aver fatto almeno questi 100 km a piedi, a cavallo o un minimo di 200 km in bicicletta.
Ci vuole allenamento, molto, soprattutto in bicicletta, che per me è sempre fonte di dolori da sellino! Il premio simboleggia l’espiazione dei propri peccati e quindi dovrebbe sancire l’avvenuta consapevolezza degli errori o delle svolte della nostra vita.

Ne avremo veramente bisogno! Io è da un po' che ci sto pensando... bisogna farlo da soli e chissà… magari riuscirò a raccontarvelo!
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