SICILIA ORIENTALE: il sole e la storia la inonda sempre!
- Terry
- 8 set 2021
- Tempo di lettura: 8 min
Aggiornamento: 19 gen 2022

Organizzare una settimana in Sicilia orientale è stato un toccasana, un progetto che da un senso alle giornate tutte uguali.
Era da un po’ che pensavo a questo giro con tanti ma: ma no in luglio o agosto perché fa troppo caldo, ma no nei periodi affollatissimi, ma no perché c’è troppo da vedere e non son sicura di concentrare tutto in una settimana. A dispetto dei miei dubbi ho fatto un viaggio itinerante bellissimo e pieno di sorprese, testimonianza del regno delle Due Sicilie e di Re Ferdinando II di Borbone. L’ho fatto a giugno ma sarebbe ugualmente bello questo settembre.
Arrivo in aereo a Catania e subito a ritirare la macchina a noleggio: mi scontro coi tempi del sud per cui un’ora sotto il sole e gli strali della gente in attesa.
Ho deciso di lasciare Catania per ultimo e andare ad Agrigento per fare un percorso all‘inverso. Caldo ma secco, pranzo nell’unico ristorante all’aperto con cucina tipica che mischia i sapori del sud con le influenze arabeggianti. La b&b, prenotata per essere abbastanza vicino alla valle dei tempi, imboscata nelle campagne ma una rivelazione. Curatissima ma ben integrata con lo scenario, un vivaio di piante stupendo, una piscina illuminata al tramonto e i due ragazzi che la gestiscono gentili, carini, molto naturali e moderni.

Villa Lekythos, un paradiso che vi consiglio per un soggiorno breve.
In realtà è il casale dei nonni ristrutturato, immerso nella natura dove non si fanno eventi ma è dedicato a chi vuole godere del paesaggio, di una colazione dolce con frutta fresca del loro giardino; è inserita nella lista delle strutture che vogliono favorire viaggi sostenibili ed ecologici.
La cena in villa perché sarebbe stato difficile ritrovare il posto di sera.
In ogni caso vi faccio venire l’acquolina in bocca: gnocchetti fatti in casa alle melanzane e parmigiana dolce con granella di pistacchi, consumato all’esterno a lume di candela!

La mattina dopo la Valle dei Templi raggiunta veramente in 10 minuti dalla location. Pochissima gente, una giornata spettacolare, il cielo inesorabile, come lo definisco io, faceva risaltare di netto i monumenti.
Io ho visto il Partenone, Micene e il suo teatro ma una testimonianza dei templi greci così ben preservata non è paragonabile.
Caldo ma non fastidioso, con un gruppo ristretto di persone e una guida appassionata: una donna che ci ha accompagnato oltre a quello previsto nel suo programma: poter godere appieno di questa atmosfera ha riempito la mattinata e non mi sono neanche accorta che erano passate tre ore!!
Guardate se non è veramente qualcosa di unico e di ancora vivo! Le foto si commentano da sole.
Ho mangiato bene sempre, anche troppo per la mia forma fisica perduta!
Pranzo nelle stradine di Agrigento, pesce spada alla palermitana impanato con granelli di pistacchio: 'Osteria Ex Panificio' in una delle piazze della città.

Questa città ha un centro storico piccolo, carino e molto simile ai vari luoghi intorno; peccato per la vista dal basso deturpata dall'arrivo attraverso una strada con vista su tanti casermoni popolari, anni 70: onestamente, secondo me, la rendono brutta.
Pomeriggio al mare alla ‘Scala dei Turchi’: il mare e il paesaggio avvenenti ma la ‘scala’ la immaginavo più impervia!! Qui arrivarono i turchi via mare e scalarono le rocce alla conquista della città.
Next…tappa a Ragusa. Nelle mie previsioni ero indecisa se fermarmi qui e invece ho trovato una sorpresa straordinaria.
Prima di tutto l’albergo che si trova sulla strada che porta a Ragusa Ibla, il vecchio centro storico della città, l’Hotel San Giorgio Palace.
Entrata direttamente dal ciglio della strada con un corridoio lungo, illuminazione soft e ceramiche alle pareti: uno spettacolo! Poi sorprendentemente dal piano terra l’ascensore faceva i cinque piani e si usciva direttamente sulla piazza di Ibla!!
Ibla o, in dialetto,Iusu cioè la parte inferiore di Ragusa per distinguerla dalla parte orientale della città. Ibla è anche il nome di diversi antichi siti preistorici della Sicilia.
Le origini di Ragusa risalgono al Neolitico e nel tempo fu conquista dei Romani, Bizantini , Aragonesi e subì la dominazione araba.
L'atmosfera tra Oriente e Occidente la rende magica.
Quella che vediamo oggi, testimoniata anche nelle fiction del 'Commissario Montalbano', è il frutto della ricostruzione dopo il terremoto del '63.
Il duomo di S.Giorgio e la piazza illuminata di sera con vecchi lampioni e un matrimonio celebrato alle sei di sera: molto fortunata.
Si possono prenotare visite con proiezioni inedite dei lavori di due Mastri Pittori, Biagio e Damiano. Si tratta di una delle poche botteghe sicule ancora in attività; hanno fatto collaborazioni con Dolce&Gabbana che hanno scelto la loro arte per lavori di moda e design o per allestire le vetrine delle boutique. Usano ancora strumenti antichi di lavoro e hanno una oro tecnica di preparazione del legno per la pittura a cominciare dalla preparazione dei colori.
Poi sono entrata in una boutique moderna ma dal design studiato con un mix tra moda e ceramiche: il nome Cloredama. Ultima scoperta la boutique all’interno di uno storico palazzo di una signora toscana che si è trasferita qui e vende abbigliamento e accessori fatti a mano, sostenibili e soprattutto italiani. Queste botteghe sono come grotte che si aprono sulla strada all’improvviso.

Il soggiorno a Ragusa è stato la base delle mie visite a Modica e Noto.
Modica è la città delle cento chiese ma in ogni posto visitato ho visto tantissime chiese. La cittadina è molto pulita e qui, come in tutti i posti visitati in questo minitour, ci sono sempre scale per salire ai punti più importanti e vedere tutta la testimonianza dello stile barocco.
La città ha origini addirittura neolitiche, ed e stata capitale di una contea fino al ‘900. Fu devastata e poi ricostruita per il terremoto del 1963.

Mi è piaciuta molto e inoltre ho mangiato molto bene: ‘Cappero Bistrot' sulla strada principale. Servizio eccellente, prodotti freschissimi: cruditè di pesce e insalata di arance sono piatti migliori.
Non dimenticate di acquistare il famoso cioccolato!!!
Andando verso Noto, o Nuotu in dialetto locale, la strada panoramica e contornata da uliveti e vigneti e le pianure circostanti sono costellate di muri a secco; sono muretti particolari costruiti con blocchi di pietra opportunamente disposti e tenuti insieme senza alcun legante. In passato furono usati per ripulire i terreni dalle quantità di sassi presenti e per delimitare i confini della proprietà: pensate che cominciarono a diffondersi con la colonizzazione greca. I muri a secco così come Modica e Noto sono stati dichiarati Patrimonio dell’umanità.

Noto è altrettanto bella, sempre in stile barocco con chiese e giardini molto curati, ha
origini antichissime ma è stata completamente restaurata dopo il terremoto del 1963, chiamando tutti gli artisti più brillanti dell'epoca.
Tutta la parte orientale della Sicilia subì danni in quel famoso e devastante terremoto.
Il monumenti sono tanti e anche i giardini del parco di Villa D'Ercole meritano una visita per approfittare di rinfrescarsi.
Nonostante le temperature bisogna salire sul terrazzo della chiesa di San Carlo al Corso da cui si accede a soli 2 euro ad una scala a chiocciola in pietra, molto ripida e stretta.
La terrazza che si apre in alto ha una vista panoramica mozzafiato e si trovano tre campane in bronzo: preparatevi perchè se suonano vi stordiscono visto che sono a tre metri dalle persone!
L''Albergo difficile da raggiungere perché perso tra i vicoli marinari: Re FedericoBoutique Hotel. I bagagli scaricati velocemente e la macchina spostata in parcheggi più lontani; la vista su un vicolo stretto e non pulito.
Onestamente mi aspettavo di più da un boutique hotel in pieno centro storico.
La città è barocca così come tanti luoghi del centro, peccato che tutte queste bellezze sono da restaurare e l'aspetto trasandato toglie il fascino alla città.
La piazza del Duomo, per fortuna, è stata frutto di interventi e in effetti è uno scrigno di
tesori: nella piazza sono concentrati tutti i monumenti principali.
Il Duomo è si impone con le sue possenti colonne greche, è un capolavoro di architettura oggi cristiano ma fu anche tempio greco e moschea.

Il lungomare è piacevole e non troppo affollato: ci sono tanti ristorantini da cui godere il tramonto sul mare, il pesce è fresco ma in Sicilia si mangia bene ovunque.
Ancorata nel porto vedo una nave avveniristica, blu, bianca e acciaio: non è una nave!
Ho scoperto che è uno yacht, appartenuto ad Abramovich che l'ha venduto ed ora ospita VIP per le vacanze.
Una cosa da sogno: la linea aerodinamica, la grandezza e le finiture in legno pregiato lucidissime ne fanno proprio un gioiello per super ricchi.

La mattina dopo mi son detta: prenditi una pausa e passa una giornata al mare così mi riposo e prendo un po’ di sole.
Non avevo voglia di andare lontano e mi son fermata all’Arenella; una spiaggia vicina, ampia col mare pulito. In questi tour è sempre bene lasciare spazio per una giornata di riposo perché non sempre mi piace tutto quello che ho pensato di vedere.

È un consiglio spassionato per tutti: lasciate un po’ di spazio per godere di un posto particolarmente bello o per fermarsi e non passare tutti i giorni in macchina.
Programmare si ma non troppo è sempre stato il mio pensiero.
In ogni caso Siracusa non mi ha entusiasmato essendo, un po’ come Agrigento, non pulita, con zone degradate.
Da Siracusa in meno di un’ora si arriva a Catania, la città universitaria dell’eccellenza in Sicilia.
Habitat Boutique Hotel, una scoperta! Si entra dalla piazza… da un portone che non evidenzia un albergo.
In realtà è un palazzo con un cortile interno quadrato su cui di affacciano stanze e appartamenti privati. La camera è bella e in stile contemporaneo si affaccia sul cortile spoglio. Bello vedere i tetti la mattina e gli stormi di rondine che disegnano il cielo.
Fantastica la posizione in pieno centro da dove si snodano le vie principali da fare a piedi.
Catania fu fondata dai Calcidesi di Naxos nel 700 a.c. subendo un susseguirsi di svariate culture. Fu capitale del regno delle due Sicilie sotto la dinastia Aragonese.
Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.
La città brulica di ragazzi essendo la sede della più antica università della fondata nel '400.
Abbiamo troppi tesori da conservare in Italia, non tutto si può restaurare: ho trovato la città abbastanza sporca, i palazzi sono tenuti maluccio e la cenere dell’Etna non aiuta.
Il vulcano era già attivo, anche se non come ora, ma la cenere si depositava dappertutto ; per questo motivo la strada per Fiumefreddo era chiusa e non ho potuto andare neanche si piedi del Vulcano.

Le 'ville', così vengono chiamati i parchi al Sud, sono più di una. Io ho visitato la Villa Bellini dove si trova appunto il busto di Vincenzo Bellini; ospitò la stagione dell'Opera con rappresentazioni della Norma e la Traviata tra le altre. Dagli anni settanta è cominciato un decadimento e riaprì al pubblico nel 2010 in occasione dell'anniversario della morte di Bellini ma non è cambiato il decadimento. Ora è meta di artisti di strada e di turisti che sfuggono alla calura della città.

Se sei a Catania puoi non passare da Taormina? No ovviamente.
Si arriva in mezz’ora, si posteggia in un grande piazzale e poi si prende la funicolare per salire nella città. Qui tutto e pulito, le botteghe e le boutique non mancano; si respira aria dì mondanità.
L'origine è incerta, probabilmente greca, Tauromenion, e poi fu parte del Regno delle Due Sicilie dopo vari accadimenti e storie di cronache medievali tipiche di tutta l'Italia.
C'è un bellissimo teatro greco oltre a numerosi palazzi di stile gotico-catalano, normanno.
Un portale seicentesco con i due a fianco rispettivamente del 400 e 500 mi accolgono nella cittadina.
La vista dall’alto è insuperabile a maggior ragione se goduta da un ristorante storico col sottofondo musicale.
Non ho resistito ai dolci che ti mettono l'acquolina dalle vetrine delle pasticcerie: cannoli, cassata di frutta martorana, dolcetti di marzapane.

Programmate una visita in questa parte della Sicilia, previa dieta prima di partire! e spero facciate tesoro dei miei consigli.
Molto interessante Terry, mi sono ricordata di un viaggio simile che avevo fatto da ragazza, era inverno sono passati più di 50 anni e non ho apprezzato tutto come hai fatto tu. Il ricordo più chiaro é Agrigento e Noto. Allora i siciliani erano tutti con la coppola e le donne vestite di nero,soprattutto nei paesi. Ricordo che avevano l'aria scandalizzata nel vedere un gruppo di ragazzi sui 20 anni girare insieme: maschi e femmine senza la presenza di adulti. É stato un bellissimo viaggio anche se non ho visto e forse non completamente apprezzato tutto ciò di cui parli. É sempre un piacere leggerti e grazie di condividere le tue esperienze ed emozioni. Un abbraccio Milena