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Non è tutto oro quel che luccica... Il nuovo shopping di lusso!

  • Immagine del redattore: Terry
    Terry
  • 3 giu 2020
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 4 feb 2022

Sei piattaforme per acquistare... sei piattaforme per giocare alla stylist!


Il nuovo shopping... riflessioni.


La prima impressione che emerge da questo periodo di crisi obbligata, sanitario, è la consapevolezza di far parte di un sistema, non ne siamo scollegati. Dobbiamo quindi accettare che questa emergenza ha messo in evidenza una nuova dimensione: la resilienza digitale. Chi aveva delle capacità digitali è stato facilitato ad affrontare le nuove situazioni di comunicazione, di lavoro anche nel retail mentre chi si è trovato impreparato ha difficoltà ad allinearsi.


A livello di cambiamenti strutturali c’è stato uno spostamento verso gli acquisti online e alcuni studi di economia affermano che i consumatori preferiranno uno stile di vita più sobrio e prodotti non eccessivamente fashion-oriented.


La costrizione a stare a casa ha modificato le nostre priorità con la consapevolezza di voler rallentare i tempi. Come ha detto per primo Giorgio Armani, eravamo arrivati ad una accelerazione tale che non esistevano più le stagioni nelle boutique, le collezioni si susseguivano una dopo l‘altra senza neanche il tempo di capire se c’era una tendenza ben indentificata.

Tutto quello che sarebbe dovuto avvenire in futuro, cioè nei prossimi 5/10 anni, si è improvvisamente palesato per necessità. La tecnologia, il digitale oggi è fondamentale.

I negozi fisici diventeranno sempre più un ‘terminale di vendita’, uno snodo nevralgico. Fungeranno da magazzino virtuale ‘peer to peer’ da cui partiranno le vendite online; insomma una via di mezzo tra showroom e luogo di distribuzione per l’e-commerce. Rimarrà la sua vecchia funzione di luogo di acquisto ma molto ridimensionato: superfici di vendita ridotte, più magazzino e meno spazio espositivo.



Si stanno già studiando modi diversi di vendere con la prenotazione di un appuntamento, i tour virtuali da mostrare ai clienti, le nuove personal shopper che saranno persone presenti in negozio e vi mostreranno i capi indossati. Anche il pagamento sarà completamente digitalizzato o addirittura cashier-less come avviene già nei supermercati per non fare file alla cassa.


Molti brand in Italia come in Cina stanno implementando strategie diverse; un esempio italiano è Max Mara dove sono state individuate sei ragazze, che rappresentano la tipologia delle clienti e del marchio, le quali indosseranno i capi per far vivere l’esperienza di shopping online in una prospettiva umanistica.


Concludendo, i consumatori si orienteranno sul concetto di sostenibilità e la loro spesa sarà dettata dal valore del prodotto: prodotto intriso di maggiore identità in termini di qualità e stile.

Tutta questa rivoluzione ha portato a considerare che esistono tre categorie di clienti con esigenze e necessita completamente diverse.


· I Top Spender hanno più di 50 anni e saranno quelli che vorranno comunque vivere un’esperienza fisica negli stores. Proprio per questo acquisteranno meno … non avranno più l’acquisto di impulso.

· I Millenians sono ormai abituati a utilizzare l’online perché veloce, non si perde tempo ma si può fare la sera dal divano di casa e soprattutto sono stati viziati dal customer care che l’e-commerce propone: possibilità di reso e restituzione monetaria. Queste sono anche le persone che utilizzano molto lo smart-work e quindi con meno necessità di avere guardaroba con molti capi di rappresentanza: sorridendo un po' ci si può aspettare che, solo per le riunioni virtuali, avranno camicia o giacca ma pantaloni da jogging o short sotto!


· La generazione Zeta al momento è incentrata su acquisti di tipo sportivo ma col passare del tempo sarà molto più attenta alla sostenibilità (quella vera) all’ecologia e non alla moda. Non hanno in mente acquisti fashion ma saranno orientati sulla tecnologia, sugli strumenti digitali, sule offerte delle app per monitorare tutto: app che ci dicono cosa abbiamo nell’armadio o nel frigorifero.

Già ora tutti noi non abbiamo pensato a fare shopping compulsivo, a cosa mi metterò, perché mancano le occasioni e le vacanze sono in forse, con una forte predisposizione a viverle più liberamente.



Io stessa, che sono sempre stata una grande consumatrice, ho avuto il tempo di riflettere su cosa ho nel mio guardaroba ed è talmente pieno e variegato che in realtà non ho bisogno di nulla, anzi avrei bisogno di eliminare un po' di cose.


" Ricchi si diventa, eleganti si nasce" sosteneva Honorè de Balzac



Avere meno possibilità di fare shopping non è detto che sia un male anzi aguzza l'ingegno per mettere in evidenza la nostra arte, tipicamente italiana, di dar lustro a gusto e fantasia.
Quando si parla di vestire e ben vestire, ottimizzare quello che si ha è una soddisfazione non da poco!

Ma esistono molti modi per dar sfogo alla nostra fantasia e voglia di essere sempre a posto, soprattutto con noi stesse davanti allo spietato specchio!


Questo atteggiamento ha generato due comportamenti: la propensione a vendere pezzi del nostro guardaroba o a farsi guidare negli acquisti con la nascita di numerose App. Alcune già molto conosciute altre anche divertenti. Ovviamente è necessario essere precisi, trasparenti, indicare i dettagli e tutto deve essere perfettamente pulito.


Il mio consiglio di oggi è proprio la segnalazione delle più interessanti!


6 APP PER VENDERE O ACQUISTARE

1) VESTIARE COLLECTIVE: ne avevo già parlato ed è una delle mie preferite. Il funzionamento è molto semplice: ci si iscrive e si può sia comprare che vendere. Accettano tantissimi marchi ma trattengono una commissione sulla transazione. Inclusa una chat per chiedere maggiori informazioni o contrattare il prezzo. Si preoccupano anche di mandare l’etichetta per la spedizione.


2) DEPOP: è un’app tutta italiana usata anche dalle celebrities. Tra gli utilizzatori c’è anche Chiara Ferragni e Bianca Balti. L’app è fatta molto bene ma è dedicata alle fashion addicted.


3) SHPOCK: app tedesca che significa ‘Shop in your pocket’… negozio in tasca. Qui si vende di tutto abiti, automobili, biciclette!!


4) REBELLE: anche questa è tedesca, si può acquistare o vendere soprattutto ‘vintage luxury’. Sono molto professionali perché fanno un controllo che garantisce l’autenticità dei capi.


5) SVUOTALY: questa piattaforma si occupa esclusivamente di prodotti di seconda mano.

Il vantaggio di questa app consiste nel non applicare tariffe sula transazioni…Eccezionale direi!



6) 21BOTTONS: è più interattiva delle altre perché possiamo inserire le foto dei nostri outfit completi.


Chi li vede può acquistare tutto l’outfit oppure solo quel capo che ci piace,

Con la situazione attuale si sono moltiplicate le piattaforme ch

e vendono questi prodotti online: da Vendit a Armadio in giardino, tutto pubblicato su Instagram.


Ci sono App che funzionano come personal consultant e ci aiutano a scegliere dal nostro guardaroba quando siamo in crisi: cosa mi metto oggi o domani?

6 APP PER DIVERTIRSI COL PROPRIO GUARDAROBA

1) STYLEBOOK: questa tiene un contatore di quello che abbiamo in armadio segnalando i dieci outfit più usati e quelli usati molto poco. Stylebook poi tenta sempre di dare il miglior consiglio di outfit per ogni occasione. Il mio giudizio è che è molto utile soprattutto se ci sono occasioni in cui non sappiamo quale è il dress-code.

2) NETROBE: è per le shopping addicted! I vari capi del guardaroba vanno inserti nelle giuste categorie aiutandoci a scegliere il look perfetto per le varie occasioni, ma in più conserva tutto, in modo da evitare di riproporre un look già usato. Perfetta per chi ha molte occasioni con gli stessi invitati!

3) STYLICIOUS: organizza il tuo armadio e i loro stilisti ti propongono suggerimenti quotidiani, riscoprendo il piacere dello shopping. I consigli sono utilissimi, l’unico lavoro da fare è quello iniziale e cioè scattare le foto di abiti, scarpe, borse, tutto quanto hai nel guardaroba.

4) BANTOA: improntata sullo shopping. Gli outfit ci vengono proposti da consulenti in base alle nostre preferenze. Dobbiamo inserire taglia, stili che ci piacciono e la fascia di prezzo così ci vengono proposti interi look, che possiamo acquistare anche online, e il prezzo. Ottima per chi ha poco tempo trovando una varietà di proposte già pronte per l’acquisto.

5) Smart Closet: è molto simile a Bantoa ma l’obiettivo è diverso e punta a farci usare in modo intelligente ciò che già abbiamo in casa. Tutto può essere catalogato per capi, occasioni, colore e prezzo. Utile per le maniache della programmazione perché pianifica un calendario settimanale di cose da indossare tenendo conto di cosa si usa di più e viceversa.

Bello … così possiamo usare tutto perché qualche volta ci dimentichiamo cosa abbiamo nel guardaroba! Tipico di noi donne!!!!!



E ADESSO IL DIVERTIMENTO SOCIAL…


6) COVET FASHION: questo è il gioco di moda n 1!

Possiamo creare il nostro armadio dei sogni virtuale scoprendo o acquistando firme online ottenendo premi incredibili se veniamo apprezzate sul nostro stile. Funziona così: scegli tra migliaia di capi, acconciature, make -up e crei il look per le sfide di stile. Puoi votare il migliore con centinaia di partecipanti oppure giocare con gli amici entrando in una Fashion House per fare amicizia; addirittura puoi connetterti con Facebook e chattare su tutto ciò che riguarda Covet Fashion. Tutti i capi vengono riconosciuti e nel gioco ti appaiono già i collegamenti ai negozi o siti dove acquistare. Ripeto: di tutto, dagli accessori al make-up.

Il mio parere? Molto divertente ma più adatto ai giovani digitali che sono più smart coi giochi social.


Queste mie considerazioni e consigli spero vi abbiamo dato un’immagine di quello che sta succedendo ora nel mondo del Lusso-Moda.

Provate a sbizzarrirvi, a provarli e sarete sempre al top! Come noi che, diversamente giovani, accettiamo i consigli e veniamo additate per strada per la nostra eleganza


Una scuola... se volete diventare come noi da grandi!

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