Hit bag: storia, 6 modelli da prediligere, 5 borse iconiche dedicate a donne speciali.
- Terry
- 4 mar 2022
- Tempo di lettura: 7 min

Ognuno ha il suo stile di borsa e di vita. Guardando dentro la prima si capiscono molte cose della seconda
Paola Giacobbi
Mai come oggi le borse sono i nuovi gioielli!
Le borse dei brand di vero lusso sono investimenti in grado di attraversare le mode sia che siano preziosissime sia le più abbordabili.
La nascita della borsa è un argomento interessante perchè ogni cosa che succede, che si disegna, che si suona, è strettamente legato al momento storico.
La storia spiega la nascita di ogni avvenimento, parole del mio professore di storia e filosofia al liceo!
STORIA
La borsa nasce come accessorio da uomo fin dalla preistoria: sacche di pelo che servivano per contenere oggetti da barattare e successivamente denaro.
Il termine borsa deriva da una parola greca ‘byrsa’ che significa cuoio. Divenne di uso comune nel tredicesimo secolo dopo la nascita, nel dodicesimo secolo, delle concerie in Toscana che trattavano pellami molto resistenti come manzo e bufalo o più raffinati come vitelli, capre e camosci. La più antica testimonianza si ritrova appunto nel 1100 in Toscana.
Nel medioevo erano di uso comune borse che non impegnavano le mani, diffuse in Italia con i termini di 'carniere', 'bandoliere', tascapane o bisaccia.
A quel periodo risalgono le borse come le ‘scarselle’ appese al collo o alla cintura, portate a spalla e usate come borse da viaggio dai Pellegrini. Erano utili per trasportare viveri per i lunghi tragitti.
Una particolare borsa usata durante le Crociate, che si diffuse particolarmente in Francia, fu 'l'aumoniere sarrazinoise'(alla saracena) chiamata anche 'elemosiniera' la quale aveva all'interno un'altra borsa di cuoio in cui si riponevano gli oggetti più piccoli o le monete.
In quegli stessi anni la lavorazione del cuoio fu sviluppata dagli artigiani veneziani detti 'bolzieri' realizzando anche articoli di piccola pelletteria.
Da allora le borse hanno seguito gli eventi storici e sociali: ad esempio nel Medioevo erano in voga le tracolle perché lasciavano le mani libere, nel cinquecento le si vestiva di broccato, velluti, frange e fiocchi, si iniziò a lavorare a maglia 'laborate ad acum' facendo borse con lo stemma del casato. Dante Alighieri nell'Inferno cita gli usurai che camminavano sotto una pioggia di fuoco con le borse attaccate al collo.

Nel 600 'scompaiono' negli abiti e nascono i manicotti con doppia funzione: scaldare le mani e custodire denari.
Come altri oggetti quali le scarpe, scompare e ricompare!
Caroline Cox nel suo libro dice:
‘Duecento anni fa il ruolo della donna era in gran parte domestico e essa teneva le sue cose nelle tasche e pieghe dei suoi vestiti anziché in una borsa. Ma, come le donne hanno cominciato a lasciare la casa, sia per il tempo libero che per il lavoro, le borse sono diventare un modo utile di portate i loro beni’

Ritorna infatti tra fine ottocento e inizio novecento con lo sviluppo dei trasporti e la creazione di borse da viaggio a vari scomparti per le donne e di varie linee di bagagli anche ricercati nei dettagli.
I modelli da passeggio vengono realizzati con opulenti ricami e catenelle per appenderle in vita, varianti più contemporanee con i manici.
È la ‘Belle Epoque’ che purtroppo finisce in fretta con lnizio guerra mondiale.
Tra le due guerre, esattamente nel 1926, grazie alla ‘petite robe’ (tubino nero) di Chanel la borsa viene consacrata come accessorio indispensabile per completare l’outfit femminile.

Arrivano modelli che sono tuttora alla base degli stili universali delle borse: la Trousse o Busta inconfondibile accessorio nel film 'American gigolò', la borsa a Tracolla ispirata all’equitazione con forma a sella di Gucci o Dior, e il Secchiello lanciato da Hermes.
Dopo l’ultima guerra le signore iniziano a lavorare fuori casa, andare a ballare e conquistare spazi da sempre occupati dagli uomini.
Da qui inizia il tripudio delle borse lanciate nella moda da dive, principesse e attrici facendo nascere le borse iconiche di sempre di cui vi parlerò alla fine di questo post.
Hit bags 2022: sei stili attuali e come indossarli.
Ora voglio concentrarmi sui giorni nostri, la moda di questa prossima primavera estate. Nei miei suggerimenti cerco sempre di pensare a tutte per adattarli alle capacità economiche e all’eleganza.
Oggi possiamo osare coi colori, il comun denominatore delle passerelle che ci viene in aiuto per trasformare un outfit contemporaneo ma non esagerato, in un insieme allegro.
I colori sono l'arancio, il giallo, il verde prato, il 'veri peri' ( viola tendente all'azzurro) e di nuovo imperatore è il bianco.
Non esiste neanche più il concetto di abbinamento scarpa-borsa per cui io posso indossare un color-block adatto a me con un tocco colorato di tendenza per la borsa.
Ma quali scegliere?
1 Mini-bags: sono ancora protagoniste ed io personalmente le trovo comode quando esco di fretta e non voglio portarmi ‘pesi’ o per una cena tranquilla dentro o fuori casa che non necessita di capienza. Consiglio di tenere la borsa mini sempre pronta e indossarla sia vestite sportive sia in versione classica con giacche doppiopetto o lunghe, anche over, che sostituiscono il cappotto in primavera.
Ho visto nelle vetrine borse a forma triangolare, a sacchetto o a clutch (trousse) colorate o impreziosite da cristalli.
2 Pochette grandi: ancora in trend, belle con una tracolla colorata per passarci dentro la mano e portarle comodamente mettendoci tutto ciò che serve. La pochette o Pouche va portata con molta disinvoltura , quasi come se fosse un portafoglio in mano. Mi sento di dire di indossarla con maxi dress o gonne lunghe abbinate a maglie leggere over. Farle diventare delle borse da giorno è la nostra missione specialmente se scegliamo dei colori puri diventando il tocco di smart in più del nostro look. Secondo me averne una può risolvere molte occasioni.
3 Borse a mano: sono una bella soluzione, personalmente le trovo molto eleganti. Sia nelle moderne forme squadrate che cilindriche o a secchiello: le potete indossare tutti i giorni come facevano le dive.
Sono comode perché il peso si distribuisce meglio, ci mettiamo dentro tante cose. Oggi suggerisco di ritornare ad acquistare il secchiello di forma cilindrica o geometrica e con intagli colorati.
4 ‘Tote’: le borse che una volta si consideravano borse della spesa, si trovano dappertutto anche non griffate; secondo me e secondo la moda del momento il consiglio è di sceglierle in tessuto rigido e in fantasia che riproducono loghi o che siano semplicemente fantasiose.
Alcuni modelli che vedete in foto, possono essere griffati, di marchi più popolari o, ancora meglio, di artigiani o stilisti emergenti.
5 Borsa a tracolla: per quanto riguarda la mia opinione vi consiglio la tracolla lunga da mettere a bandoliera o la borsa con due manici lunghi da portare sotto l’ascella. Io trovo abbastanza scomoda la classica tracolla perché mi scende sempre dalla spalla e mi disturba.
Ci sono modelli costosissimi di marchi famosi, ci sono modelli più economici: credo sia sempre importante che siano fatte bene o palesemente divertenti.
Le borse 'plasticose', come le chiamo io, o copiate male, sono un cattivo investimento: gli accessori sono la parte più importante di un look per cui meglio pochi ma di qualità.
Per chi vanno bene? Per quelle donne sempre di corsa o per chi deve portare materiale di lavoro: diventano una seconda borsa, una shopping bag. Abbinarla a una minibag è un'udea pratica e contemporanea.
6 Hand-made: continua il trend delle borse fatte a mano, a crochet, a rete in stile bohemien. Se sapete lavorare a mano, a crochet, ai ferri o cucire, potete farne una divertendovi con la vostra fantasia.
Su Pinterest ci sono molti tutorial per realizzarle, facili da copiare, semplici da eseguire ed il merito è l’unicità.
Le hand-made sono piccole o grandi da indossare con tutto; non esiste outfit che non possa essere adatto.
BORSE ICONICHE: le borse che prendono il nome da donne famose.
Qual è il loro nome ispirato dalle celebrità più stimate della moda?
Le donne di potere, famose, regnanti, influenzano dagli anni ’60 le tendenze della moda la quale, per commemorare queste loro muse, ha creato borse omonime personificando la visione artistica di queste donne.

La JACKIE 1961 di GUCCI
Nasce col nome G1244 nel 1961,morbida, a forma di mezzaluna era in origine unisex. L’ex First Lady Jackie Kennedy prese in simpatia la borsa che sfoggiava di frequente personificando il senso del suo stile e spesso usata come scudo dai paparazzi.
Gucci è stato spinto a rinominare l’oggetto come col nome della donna più osservata del pianeta, in suo onore negli anni ’70. Così ha potuto resistere alla prova del tempo: Gucci ha infatti riportato in vita il pezzo con alcune modifiche per adeguarsi ai gusti del cliente del secolo attuale.

La BIRKYN di HERMES
Considerata uno status symbol per i lunghi tempi di attesa, la borsa prende il nome dall’attrice Jane Birkyn e da un incontro casuale tra l’ex capo di Hermes Jean Lous Dumas e l’attrice su un volo Parigi Londra. Si sono seduti uno a fianco all’altra conversando sulla possibilità di creare una borsa ideale per Jane.
I due collaborarono alla nascita della borsa che doveva essere comoda e si adattasse a tutti gli elementi essenziali dell’attrice: da lì ne uscì uno schizzo dell’iconica Birkyn che tutti conosciamo anche oggi.

La LADY D di DIOR
Elegante e femminile, la borsa fu regalata alla principessa Diana nel 1995 dalla first lady francese Chirac.
Diana la adottò come accessorio indispensabile ordinandola in tutte le versioni disponibili e grazie alla sua fama di donna più fotografa degli anni ’90 la borsa divenne rapidamente sinonimo della principessa. Dior non aveva dato un nome ufficiale al pezzo ma la popolarità che ne derivò spinse la casa francese a dare il nome Lady D alla borsa in onore di Diana d’Inghilterra.

La KELLY di HERMES
Inizialmente la borsa, come accaduto per altre, non fu chiamata come la principessa di Monaco. Grace Kelly si innamorò della borsa sul set di un film di Hitchcok’s, ed essendo lei nota per il glamour e l’eleganza Hollywoodiana la star rese popolare la borsa a forma di trapezio già negli anni ’50, ancor prima di diventare principessa. Diventò subito simbolo di charme quando la indossò per annunciare il fidanzamento col Principe di Monaco e durante la gravidanza; la usò, come Jackie, per coprire il pancione ai paparazzi. La borsa era già sinonimo di Grace ma fu ribattezzata ufficialmente solo nel 1977.
La SOFIA di FERRAGAMO
Sofia Loren adorava le scarpe di Salvatore Ferragamo, noto per essere stato il primo italiano a volare in America creando le calzature di tutte le dive di Hollywood e primo italiano calzaturiere diventato famoso in America. Sofia era cliente ed amica di Salvatore che per omaggiarla introdusse la borsa per la prima volta nella collezione P/E del 2009.
Mi piace consigliare ed informare chi mi segue, sono convinta che chi segue la moda in modo consapevole, oltre a personalizzare le scelte sia attratto dalla storia che nasce dietro ad ogni scelta degli stilisti.
L’ho imparato dai brand per cui ho lavorato, che amano da sempre reinserire modelli, stampe di tessuti o particolari che provengono dagli archivi di tutte le aziende della moda.
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