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Come essere di classe ed eleganti questo autunno 2024: 8 idee fashion e di stile per ogni età.

  • Immagine del redattore: Terry
    Terry
  • 23 ott 2024
  • Tempo di lettura: 8 min
 Copertina della rivista Vogue

Parliamo di questo momento in cui la moda è tornata minimalista e il ‘quiet luxury’ è lo slogan di tutte le tendenze nonchè il mantra della donna di classe.


Il quiet luxury è uno stile di eleganza sobria, semplicità raffinata e materiali di qualità; uno stile sofisticato con capi che richiamano ricchezza attraverso l’artigianalità e esclusività piuttosto che gridarla attraverso i loghi stampati ogni dove.


La peculiarità del suo stile è proprio questa, abbinare capi molto costosi ed esclusivi ad altri con prezzi più modici e accessibili.  Come descrivere questo look in sole due parole? ‘Quiet luxury’. 


Ogni stagione porta con sé una serie di tendenze che definiscono i gusti del momento e non sono solo il riflesso dei cambiamenti nella moda, ma spesso rappresentano anche l’evoluzione del momento storico e di tutto il mondo femminile.

Una cosa è certa, come dice Ralph Lauren “La nuova regola della Moda è l’assenza di regole.”


Le tendenze di quest’anno propongono una miscela di nostalgia e innovazione, comfort e stile, praticità e glamour.

Io ti propongo otto outfit di tendenza che potrai copiare per apparire in trend perché per me la moda non ha età se usata con gusto: l’età è un numero e non uno stato.


Citazione di Miuccia Prada

Considera però che sono proposte, non imposizioni: utilizza questi suggerimenti come spunto di ispirazione per arricchire il tuo guardaroba con pezzi che ti facciano sentire bella e sicura di te.

 

1 Reinventare il sartoriale.



Il tailleur pantalone o gonna è tornato in versione svecchiata: non più pantalone slim ma largo e sartoriale, meglio ancora se con le pinces, la gonna a tubino midi indossata  con il vezzo di una sottogonna che esce dal fondo a creare una trasparenza. Se vuoi un tailleur stiloso scegli il colore prugna o il grigio, ancora in tendenza. Ti suggerisco di abbinarlo ad un accessorio molto colorato per dare luminosità e creare un bel contrasto.


A proposito di grigio quest’anno c’è una nuova nuance dettata da Pantone, il grigio Moonbeam. Un colore lucente proprio come un ‘raggio di luna’ da cui prende il nome, una nuance che riguarda la parte basic ma anche sartoriale del tuo guardaroba: preparati a brillare con raffinatezza.


2 Twin-set anni 50 e second skin leather



Gonna a tubino midi con cardigan o twin set corto. La gonna midi è sensuale e mette in risalto le vostre gambe specialmente se ha uno spacco centrale o laterale; che sia in pelle o in tessuto l’importante è la linea e la vita alta che evidenzia la silhouette. La gonna è sempre impeccabile in nero ma puoi optare anche per il bordeaux o il marrone scuro mentre il grigio deve avere una texture accattivante altrimenti diventa vecchio.


Il ‘gemellino’ è l’accostamento più in voga: si porta con il cardigan allacciato solo nel primo bottone per mostrare il sotto ed è ancora più cool se spaiato, cioè, abbinato in colori diversi che creano comunque una visione cromatica di insieme molto valorizzante e giovane, un po' alternativa.

I colori riprendono quelli di tendenza come il prugna, il verde e il cioccolato senza rinunciare però ai classici beige; se ti senti alternativa ti suggerisco il rosso con cardigan viola o arancio con cardigan verde.



Il gemellino è stato battezzato twin-set, un termine di derivazione inglese che fin dagli anni’30 indica due capi in maglia sovrapposti: il primo una maglia smanicata o a maniche corte, il secondo un golfino a V chiuso con asole e bottoni. Segna una svolta verso l’eleganza nella maglieria e realizzato in lana pettinata o cachemire sempre nei toni naturali.

Nasce proprio dallo spirito creativo di Otto Weitz designer di Prince of Scotland che si ispirò alle maglie usate sui campi da golf.

Fu ufficialmente inserito nella moda attorno gali anni ’50-60 dove si tinge di colore specialmente pastello e fu portato dalle dive di Hollywood come Marylin, accompagnato da una collana di perle e adorato per la carica di charme eleganza che portava con se.

Il twin set di quando eravamo bambine rivive oggi nei colori di questa stagione.


3 La pelle e le fake-fur a tutto volume.


La pelle non sembra conoscere battute d’arresto e si riconferma tra le tendenze più forti dei mesi a venire. La gonna pencil in pelle diventa subito nuova sia che abbia uno spacco, una cerniera a vista o dei bottoni davanti. Io suggerisco di accostarla ad un golfino corto inserito nella gonna davanti.




La giacca in pelle, invece,  oggi è in formato ¾ o con cintura; il giubbino biker è un must però se vogliamo rinnovare il look è meglio cambiare modello. Il colore di base è nero ma cool se opti per o un prugna cioccolato o un italian plum.





Parlando di pelle siamo sull’onda della pelliccia ecologica. La Faux fur si è vista in tutte le sfilate; a pelo lungo o corto, a orsetto oppure effetto visone è un capo da avere in un mix di colori e fantasie che possono essere animalier, striate o sfumate. Sarà la protagonista nei capispalla ed è un’alternativa a cappotti o piumini.  La base marrone ti permette di abbinarla ad un look cioccolato o cammello. In generale la preferisco coi pantaloni.

 

 4 Lo stile navy anche d'inverno



Un capo blu scuro ci vuole prima di tutto perché è cool e poi perché finalmente lo troviamo in passerella. Quante volte abbiamo cercato il blu scuro, che è un classico chic, ma non si trovava mai. Ora è tempo di acquistare uno spolverino in bariton blu, il blu/nero. Lungo, corto o a ¾ deve essere il capospalla dell’autunno.


Di pari passo torna la peacot jacket a doppio petto che per antonomasia è solamente in blu scuro. Accostalo ad un abito con un accessorio smagliante come il rosso scarlet o il prugna.


Completo da sera in bariton blu

Per la sera il blu sostituisce il nero indossando ad esempio un blazer in velluto o satin con pantalone sartoriale largo in seta.

 

5 Il marrone che sarà il nuovo nero.


 

Il cioccolato è già un look di suo; color nuovo di questa stagione, caldo, avvolgente e molto raffinato.

Tu puoi portarlo optando per una gonna pencil, un golfino allacciato e un t-shirt bianca: uno stile ufficio ma anche quotidiano. Un’altra versione è la maglia e il pantalone in maglia largo: non una tuta ma un completo raffinato su cui puoi sfoggiare un caban verde salvia.


I cultori lo vedono in color block ma io amo accostarlo al nero e al blu scuro rendendolo molto raffinato. Il cioccolato è cool declinato in varie versioni, dal cappotto al pantalone, perciò, tienilo presente per un nuovo acquisto.


6 Lightweight and sexy.



La gonna in paillettes è un must da almeno due stagioni. Se la possiedi puoi abbinarla ad una maglia over o ad un cardigan lungo con stivaletti a calza. In questo modo la sdrammatizzi e la metti di giorno. Il colore più adatto a te è il nero, il cioccolato o il verde bosco. Le vedo abbinate anche al bordeaux o al blu molto scuro. Sicuramente ti risolvono anche il problema di un evento o di una serata se la indossi con una camicia in satin o con uno slip-top e una giacca in velluto o in raso.


 

7 Scarlet da incorniciare.




Il rosso scarlet darà luce ai tuoi look, un colore che è adatto a qualsiasi capo dal soprabito alle scarpe, dalla borsa alla sciarpa. Questo rosso è intenso e non aranciato perciò abbinalo bene.

Se lo spolverino indossato con un tubino marrone è troppo per te, gioca con una piccola borsa.

Per una serata elegante ti consiglio di optare per un trench in raso oppure un vestito sempre lucido lungo appena al ginocchio; in questo caso gli accessori saranno in blu o burgundy, un accostamento insolito ma molto raffinato.


 

8 Leopardi, ghepardi & CO.



Animalier è la parola d’ordine di questi mesi, tornato alla ribalta in tantissime varianti, dall’eleganza al sex appeal, dal lusso esotico e stravagante allo streetwear: l’animalier ha attraversato la moda interpretando sentimenti, mode ed esigenze diverse.


Con total look decisamente a effetto, o per intriganti accessori come sciarpe, borse o sciarpe, è capace di completare con una zampata di stile anche il più semplice degli outfit.





Qualche idea da copiare senza esagerare? Una gonna pencil animalier classico con golfino maculato sui toni del rosso, molto chic e bon ton. La gonna maculata è meglio del pantalone e la puoi mixare con camicie nere o cioccolato. Quello che non dovrà mancare è il cappottino animalier sia in versione corto che midi; io personalmente ho scelto un cappotto midi in maglia che posso mettere anche come cardigan sotto a un cappotto.


Terry con giaccone stampa animalier

Nel mio guardaroba non manca ami un sottogiacca animalier, camicia o maglia, perché penso sia un capo evergreen.

Ma dove nasce questa stampa così famosa e utilizzata anche dalle star di Hollywood?


graffito animalier

Pellicce di animali sono state utilizzate come indumenti sin dalla preistoria; allora era più una necessità che abbigliamento in sé. I primi uomini hanno utilizzato pellicce con il duplice scopo di proteggersi dal freddo e di camuffare le proprie sembianze e odore durante la caccia. Più tardi, si è cominciata a diffondere l’idea che indossando la pelle di un determinato animale conferisse all’uomo le virtù a quello associate.

Gli antichi Greci lo chiamavano zoote e nel vello di animali veloci e potenti scorgevano un feticcio di dominazione e privilegio. Sfoggiavano maculato anche i sacerdoti egizi, per cui la stampa era riconducibile alla sacralità dei felini e indicava un alto status sociale. Per i Romani, la pelliccia diventa un vezzo specialmente tra le famiglie più agiate.  



vestito egiziano con pelle di leopardo


Durante la diffusione del cristianesimo la situazione cambia, pellicce e stampe maculate cominciano a essere e condannate in quanto rappresentanti della lussuria.

Tra il Seicento e il Settecento, la stampa animalier, specialmente la pelle di leopardo, fa il suo ingresso nelle corti europee, a testimonianza di una nuova e riscoperta passione per l’esotico. Molto spesso viene utilizzato nei ritratti soprattutto di figure maschili: uomini valorosi venivano dipinti con manti leopardati, come simbolo di coraggio e fierezza.


Ritratti del settecento con abiti in leopardo


Impossibile non pensare al pittore, scenografo e costumista Erté che immagunò una voluttuosa Giulietta in total look animalier, affascinando le donne parigine più in vista del tempo, tra cui Sarah Bernhardt cheaveva tappezzato il suo studio parigino di pelli leopardate, o la marchesa Casati che Leon Baskt disegnò con ghepardi al guinzaglio.


, Jackie Kennedy, liz Taylor con pelliccia di leopardo

Nel Novecento il maculato comincia a farsi strada tra le dive di Hollywood. Proprio questa connessione con il mondo del cinema riporta il concetto dell’animalier associato ad uno stile di vita stravagante ed eccentrico.


Josephine Baker col suo leopardo Chiquita

Non si può dimenticare, ai primi del novecento, la ballerina Josepine Baker che, oltre ad avere costumi di piume e succinti ( non dimentichiamo il gonnellino di banane) passeggiava per Parigi con il suo leopardo Chiquita.

Negli anni Quaranta, la modella Bettie Page, sensualissima pin up, usava indossare in ripetuti servizi i bikini leopardati e tigrati, incarnando più che mai l’idea di donna predatrice.


Bettie Page in costume animalier

Ma è nel 1947 che l’animalier viene consacrato nel mondo della moda. Lo stilista Christian Dior, infatti, affascinato da questo motivo stampato, crea per la sua collezione primavera/estate abiti in chiffon, cappellini e soprabiti con stampe leopardate. Dior eleva questa stampa che comincia a essere considerata chic ed elegante.

Eppure, parallelamente, la pelliccia di leopardo continua ad essere associata a un’idea di lusso, ricchezza ed esclusività, persino Jackie Kennedy indossa come first lady un coordinato di pelliccia e cappellino in stampa leopardata.

Un vero e proprio cambio di rotta avviane negli anni Settanta, quando il leopardo diventa una specie a rischio di estinzione e viene vietato l’uso della sua pelliccia.





Ma se le pellicce diventano demodé, le stampe animalier continuano a popolare le mise femminili e, stavolta, non sono solo le dive Hollywoodiane a indossare queste stampe.

Il bagaglio storico e culturale della stampa animalier è tutt'altro che banale. In generale, tutti quei pattern di matrice animale, quali il leopardato, il tigrato, il pitonato o lo zebrato, hanno un appeal eccentrico e una cosa è certa: chi indossa tessuti maculati, che siano abiti, soprabiti, scarpe o accessori, non passa di certo inosservato.


L'animalier, anche in piccole dosi, rende un outfit deliziosamente audace quindi osa!

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