Come creare una sintonia perfetta coi clienti
- Terry
- 17 apr 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 19 gen 2022
CHIACCHERANDO.. CHIACCHERANDO...
Come creare una sintonia perfetta coi clienti.

Luoghi: Inaugurazione? Aperitivo? Eventi?
Non importa la location o il tema e men che meno la generation!
Conta solo l’ASSOCIATION...
“Persone amiche, amiche di amiche in sempreverde catena di contatti.
Conoscenti che vengono… sconosciuti che vanno”.
Ma cosa racconta l’atmosfera? Che i sorrisi abbondano, mentre gli occhi girovagano e le chiacchiere sono come punti di spilli che fissano le pinces del discorso.
All’orlo della simpatia; presente ma anche divertente cattiveria che serpeggia, amica e nervosetta.
“Visto quella?” apre e chiude, apre e chiude la borsetta! E quell’accostamento? Troppo azzardato!
“Così il cattivo gusto è scontato”
Insomma il tutto è eccitante, il tono frizzante ma.. quel che è più fine è il perlage delle bollicine!

Aperitivo, pranzo o un caffè sono l’occasione per creare un momento di intimità con Ie persone che incontriamo quotidianamente. In questo modo inizia a crearsi un rapporto di fiducia che in seguito si può trasformare in un’amicizia. Non trascuriamo questo aspetto, non possiamo essere avare nell’aprirsi agli altri e così tralasciare le tensioni personali o di lavoro.
Un pò di tempo per un caffè lo si trova sempre: lo si può offrire in store o gustare fuori ma sempre con l’intento di creare empatia.
Non c’è dubbio che l’invito per un ’aperitivo’ è riservato alle clienti più care, fidelizzate, attraverso la sintonia che si è creata negli incontri ripetuti. Dovrebbe essere questo il vero obiettivo di chi lavora nell'ambiente del lusso. Io do la mia competenza, consiglio, empatia e loro mi danno in cambio chiacchere, confidenze e divertimento.
L’appuntameno per me è tassativamente da Cova: perchè? Molti di noi che viviamo nel quadrilatero della moda non rinunciamo mai a un buon cappuccino con cornetto e se possibile il migliore. Qui ci conoscono bene, ci chiamano per nome, ci riservano i tavoli
nel dehors o nella parte più intima dell’ambiente così possiamo esprimerci senza curarci dei vicini.
Sono incontri aperti; può essere un’amica dell’amica del gruppo o può essere la Manager di un altro brand che viene a salutare e condividere. D’altronde ci conosciamo tutte e il piacere di spezzare la giornata con un intervallo di coccole fa bene anche alla performance lavorativa.
Qui si chicchericcia e ci si lustra gli occhi con le mise che sfoggiamo per l’occasione. È una sfilata di oufit che noi abbiamo consigliato, raccontato e venduto: quale migliore momento per glorificare il nostro sforzo.

“Il lusso è anche questo: bifronte. La soddisfazione di chi sfoggia e la conferma di chi lavora nel settore. Lussuose sono anche le conversazioni, i pettegolezzi ironici, gli scambi di opinioni sul look, pezzi da sfoggiare e, perchè no, farci i complimenti. Il tutto condito da finger food deliziosi e bollicine: brindiamo per gustare meglio e prenderci una pausa tra un commento e l’altro”.
L’insegnamento che deriva da questi incontri è proprio la commistione tra la moda e chi la fruisce.
Un suggerimento per le generazioni che si affacciano al lusso da poco è mettere in pratica
le regole primarie: ascoltare, osservare sempre, personalizzare il consiglio ma soprattutto entrare con passo felpato nella vita delle persone che ci ripagheranno con fedeltà e complimenti veri... non di convenienza.
È un arricchimento a livello personale e professionale in questo mondo globalizzato, fluttuante di persone geograficamente lontane.
Il pranzo è più coinvolgente ma anche uffciale, spesso non sono stata io a invitare ma iI cliente che vuole godere della mia compagnia sentendosi privilegiato di poter approfittare di un pò del mio tempo.
Che dire di un pranzo con un principe del Qatar? Interessante! C’è lui, il protagonista, i suoi assistenti (sempre in due) e alle volte il Manager di un’altro brand.
Non provare a contraddirlo: devi condividere le vivande perchè questo è dimostrazione di rispetto e di accettazione.
Ti mette nel piatto quello che lui ha ordinato per farti capire che si intende di cibo e non puoi rifiutarti di assaggiare! Gli assistenti non ordinano: ll principe ordina per loro dal primo piatto al dolce. Non viene interpretato come mancanza di libertà ma una concessione privilegiata...
Secondo me, anche così si impara un modo diverso per entrare di diritto nel panorama delle persone ‘preferite’. Immancabile il brindisi, tassativamente senza alcool, una lettura del Corano (un librone rosso con scritte dorate) a cui noi assistiamo in silenzio: in quel momento il principe non può essere disturbato... se lo fai non ti risponde!
Il lusso si nutre di pettegolezzi, facce attonite e momenti di risate contenute ma sempre...
CHIACCHERANDO... CHIACCHERANDO
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